Cesenatico, Casa Moretti, 23 ottobre 1997
Premio biennale «Marino Moretti» per la filologia, la storia e la critica
nell’ambito della letteratura italiana dell’Otto e Novecento.
III edizione 1997
Verbale della Giuria
La Commissione Giudicatrice del «Premio biennale Marino Moretti per la filologia, la storia e la critica nell’ambito della letteratura italiana dell’Otto e Novecento», composta dai professori Gian Luigi Beccaria, Franco Contorbia, Alfredo Giuliani, Dante Isella, Geno Pampaloni ed Ezio Raimondi, si è riunita a Cesenatico, nella sala lavoro di Casa Moretti alle ore 16.00 del giorno 23 ottobre 1997 per assegnare i premi della terza edizione. Sono presenti: Gian Luigi Beccaria, Franco Contorbia, Dante Isella; hanno inviato pareri scritti, nell’impossibilità di partecipare ai lavori, Alfredo Giuliani, Geno Pampaloni, Ezio Raimondi. Proceduto quindi all’esame delle 96 opere concorrenti, la Commissione ritiene di assegnare i premi nel modo seguente:
Premio Moretti per la filologia
ex-aequo
– Giovanni Pascoli, Primi Poemetti, a cura di Nadia Ebani (Parma, Guanda – Fondazione Pietro Bembo, 1997).
Con la seguente motivazione: il commento di Nadia Ebani ai Primi Poemetti di Giovanni Pascoli, rivela una capillare attenzione alla struttura della raccolta e alla lingua composita dei testi pascoliani in equilibrio tra livello popolare e tradizione alta, tra vernacolo e linea colta, dalla Bibbia a Petrarca, da Agostino a Leopardi. Il commento va segnalato per la scrupolosa attenzione filologica e la singolare personalità dell’interprete.
– Pietro Gibellini, D’Annunzio. Dal gesto al testo, (Milano, Mursia, 1995)
Con la seguente motivazione: Pietro Gibellini, nel volume D’Annunzio. Dal gesto al testo, raccoglie una serie di acuti sondaggi che vanno dall’officina di Alcyone alla Vita di Cola di Rienzo: lavori nati nella assidua frequentazione delle carte dannunziane che trovano il loro punto di felice equilibrio sul terreno di una lettura critica nutrita di solida filologia.
Premio Moretti per la critica e la storia letteraria
ex-aequo
– Enrico Testa, Lo stile semplice. Discorso e romanzo, Torino, Einaudi, 1997.
Con la seguente motivazione: il volume di Enrico Testa, Lo stile semplice. Discorso e romanzo, dedicato al linguaggio della narrativa da Manzoni ai più recenti prosatori italiani, percorre il filone che accompagna o si contrappone alla linea sperimentale, plurilinguistica, espressionistica, della nostra prosa, e analizza con finezza la complessità del semplice con ricchezza di riferimenti testuali ed eleganza di scrittura critica.
– Giorgio Zanetti, Estetismo e modernità. Saggio su Angelo Conti, (Bologna, Il Mulino, 1997).
Con la seguente motivazione: il volume prende in esame la figura e l’opera di un intellettuale di grande spicco nella cultura letteraria alla svolta nel nostro secolo, tra Germania e Italia, tra decadentismo e estetismo, ponendo al centro della sua vasta indagine la figura di Schopenhauer, Wagner, Pater e D’Annunzio. L’autore offre nel suo saggio un contributo che si segnala per originalità e ricchezza di indagine.
Premio Moretti per la sezione giovani
Antonella Padovani Soldini, Ho bisogno di infelicità. Pianissimo. Rimanenze. Primizie. Storia della poesia di Camillo Sbarbaro, Milano, Scheiwiller, 1997.
Con la seguente motivazione: Antonella Padovani Soldini, sulla base di rigorosi accertamenti testuali, solo in parte già acquisiti, ricostruisce accuratamente la storia della poesia di Sbarbano come storia della sua personalità interiore. Il ritratto che ne risulta, sullo snodo tra poesia e prosa in Sbarbaro, si segnala per la sua singola re coerenza.