La Giuria del Premio “Marino Moretti” ha indicato i tre finalisti della XXVII edizione, tra i quali solo durante la cerimonia di premiazione, il prossimo 25 ottobre al Teatro Comunale di Cesenatico, sarà indicato il vincitore. L’altissimo numero dei libri pervenuti e l’ottimo livello generale degli studi hanno reso oltremodo difficile il lavoro della Giuria composta da Gianluigi Beccaria, Roberta Cella, Franco Contorbia, Renzo Cremante, Giulio Ferroni, Paola Italia, obbligandola ad una non facile decisione.
Questi dunque i nomi dei giovani critici e filologi che saranno presenti alla cerimonia finale del prestigioso riconoscimento nato nel 1993 e organizzato dal Comune di Cesenatico con il sostegno della Fondazione Fruttadoro Orogel e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena:
• Francesco Bonelli, per il volume I “Refrattari” di Milano. La Scapigliatura democratica tra letteratura, giornalismo e politica (Edizioni dell’Orso, 2024);
• Maicol Cutrì, per l’edizione commentata del Cannocchiale Aristotelico di Emanuele Tesauro (Guanda – Fondazione Pietro Bembo, 2024-2025);
• Giulio Carlo Pantalei, per il saggio Una lingua per cantare. Gli scrittori italiani e la musica leggera (Torino, Einaudi, 2025).
La Giuria ha inoltre voluto riservare una menzione speciale al lavoro di interesse morettiano curato da Gianmarco Lovari, che ha pubblicato il carteggio tra Filippo de Pisis e Aldo Palazzeschi (Carteggio (1926-1950), Edizioni di Storia e Letteratura, 2023).
Il Premio alla carriera, inoltre, per la prima volta è stato assegnato ad una illustre studiosa non italiana: si tratta di María de las Nieves Muñiz Muñiz, professore emerito all’Universitat de Barcelona, protagonista della conoscenza e diffusione della letteratura italiana in spagnolo e catalano.
La cerimonia finale, nella quale saranno premiati i finalisti e i vincitori dei riconoscimenti, si terrà al Teatro Comunale di Cesenatico sabato 25 ottobre dalle ore 17, condotta da Neri Marcorè, testimonial da qualche tempo di Casa Moretti, che condividerà il palco con gli illustri italianisti membri della Giuria, con la partecipazione di un ospite di casa, Roberto Mercadini.
Sarà presente inoltre come ospite Dina Aristodemo, curatrice del recente volume Lettere agli amici d’Olanda (1927-1948) di Marino Moretti (Edizioni di Storia e letteratura), costruito su preziosi materiali epistolari eccezionalmente rinvenuti in Olanda e donati dalla studiosa a Casa Moretti che per l’occasione li esporrà nelle giornate del Premio.
SCHEDE
Francesco Bonelli attualmente è docente di italiano e francese nelle scuole secondarie in Svizzera. Nel 2019 ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi italiani presso l’Université Grenoble Alpes e l’Università Cattolica di Milano. È membro associato del laboratorio LUHCIE (Université Grenoble Alpes) e fa parte del Comitato di redazione della collana RAL (Retorica Argomentazione Linguistica) per I Libri di Emil. Oltre al movimento della Scapigliatura, i suoi interessi di ricerca riguardano i rapporti tra letteratura e giornalismo a cavallo tra Otto e Novecento, e la retorica del discorso pubblico contemporaneo e il fenomeno del neo-medievalismo in ambito letterario. Del 2024 è la sua prima monografia sulla Scapigliatura democratica tra letteratura, giornalismo e politica, pubblicata dalle Edizioni Dell’Orso.
Maicol Cutrì è assegnista di ricerca in Letteratura italiana presso l’Università Cattolica di Milano. Dopo il dottorato di ricerca in Scienze della formazione, indirizzo di Storia e letteratura dell’età moderna e contemporanea presso l’Università Cattolica, ha svolto un periodo come docente a contratto presso l’Università Cattolica, nella sede di Piacenza. Tra gli altri autori della letteratura italiana, ha pubblicando su riviste scientifiche studi su Emanuele Tesauro, Francesco Fulvio Frugoni, Carlo Maria Maggi, Alessandro Manzoni, Carlo Collodi, e ha collaborato a vari progetti editoriali e di informatica umanistica. La sua monografia Leggere il «libro aperto». Saggio sul «Cannocchiale aristotelico», già vincitrice del premio «Manlio Pastore Stocchi», è la pubblicazione che ha preceduto l’edizione commentata del Cannocchiale aristotelico uscita in due volumi per i tipi di Guanda/Fondazione Pietro Bembo.
Giulio Carlo Pantalei ha conseguito il PhD in Lettere tra l’Università di Roma Tre e la University of Cambridge in UK, con un progetto di tesi in seguito sviluppato nel libro Una lingua per cantare. Gli scrittori italiani e la musica leggera (Einaudi, 2025); tra numerose attività, è oggi autore ed editor per la casa editrice Electa, con la quale ha pubblicato il volume Vincenzo Cerami. Scrittore plurale (2024), dopo l’esordio con Calvino archeologo. Strumenti dall’antico per il prossimo millennio (Arbor Sapientiae, 2023). Autore per «Doppiozero» ed «Insula Europea», ha inoltre pubblicato numerosi articoli su riviste scientifiche quali, tra le altre, «Paragone», «Machiavelliana» e «Scaffale aperto». Per Electa ha lavorato ai progetti di mostra su Virginia Woolf & Bloomsbury, alla Festa della Resistenza, all’esposizione Penelope presso il Parco del Colosseo e soprattutto ha curato Sfida al labirinto su Italo Calvino alle Terme di Caracalla. All’attività di ricerca abbina da sempre quella di cantautore e musicista, che lo ha portato anche a incidere nei celebri studi di Abbey Road a Londra.
María de las Nieves Muñiz Muñiz è nata a León (Spagna) nel 1945. Ordinario di Filologia Italiana alle Università dell’Extremadura e di Barcellona, dal 2015 è professore emerito presso l’Universitat de Barcelona.
Dottore in Filologia Romanza e in Lingue e Letterature Straniere Moderne, ha studiato alle Università di Salamanca e di Torino, dove ha pure insegnato tra il 1974 e il 1979, in Italia è stata anche Visiting Professor presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e presso l’Università degli Studi di Firenze.
I suoi lavori di ricerca s’incentrano sui contatti letterari tra l’Italia e la Spagna in epoca rinascimentale e moderna e sulla Letteratura italiana dell’Otto-Novecento, con particolare riguardo a Manzoni, Leopardi e Pavese. Dal 1988 è responsabile dei Classici italiani per la casa editrice Cátedra di Madrid, e tra il 2001 e il 2006 ha pianificato e diretto l’area di Letteratura italiana per la Historia de la Literatura Universal edita da Síntesis. Ha coordinato inoltre la parte relativa alla Letteratura Italiana nel Diccionario Histórico de la Traducción en España (Madrid, Gredos, 2009, oggi in permanente aggiornamento in linea). Dal 1995 ha diretto sei progetti di ricerca sulle traduzioni della Letteratura Italiana in Spagna che hanno dato luogo al Progetto Boscan, cui si aggiunse nel 2004, con l’aiuto di Cesáreo Calvo Rigual, il Catalogo Storico e Critico delle traduzioni della Letteratura Italiana in Castigliano e Catalano: 1300-1939. Frutto dei Convegni internazionali da essa organizzati furono i volumi Strategie di Montale, poeta tradotto e traduttore (Firenze, Cesati, 1997), Giacomo Leopardi: Poesia, Pensiero e Ricezione (Enna, Insula, 2000), La traduzione della letteratura italiana in Spagna (1300-1939): traduzione e tradizione del testo (Firenze, Cesati, 2007), Lo ‘Zibaldone’ di Leopardi come ipertesto (Firenze, Olschki, 2013). Ha curato, infine, in collaboratore con Jordi Gracia, il volume Italia/Spagna: Cultura e ideologia dal 1939 alla Transizione (Roma, Bulzoni, 2011).
Si ricordano anche le seguenti monografie: La novela histórica italiana (Univ. De Extremadura, 1980); Poetiche della temporalità. Manzoni, Leopardi, Verga, Pavese (Palumbo, 1990); Introduzione a Pavese (Laterza, 1992), L’immagine riflessa: Percezione nazionale e trame intertestuali fra Italia e Spagna (Cesati, 2012) e La «descriptio puellae» nel Rinascimento. Percorsi del topos fra Italia e Spagna con un’appendice sul “locus amoenus”, Firenze, Cesati, 2018. Ad esse vanno aggiunte le seguenti edizioni annotate di classici italiani: quella dei Promessi sposi di Manzoni da essa tradotti anche in spagnolo (Madrid, Cátedra, 1985, poi rivista e aumentata nel 2020); la traduzione e il commento dei Canti di Leopardi (1998; 2ª ed. rivista 2009, 3ª ed. aggiornata 2020), e l’ed. annotata, in collaborazione con Cesare Segre, dell’Orlando furioso d’Ariosto con la versione cinquecentesca di Jerónimo de Urrea a fronte (Cátedra, 2002; nuova ed. rivista 2020). I suoi saggi hanno visto la luce su riviste quali Belfagor, Giornale Storico della Letteratura Italiana, Lettere Italiane, Rassegna della Letteratura Italiana, Strumenti critici, Studi Secenteschi, Revista de Occidente, Ínsula, Revista de Filología Española, Bulletin Hispanique. Ha ricevuto il Premio Val di Comino por la traduzione dei Promessi sposi di Manzoni, il Premio Monselice (Diego Valeri) e quello del Ministero degli Affari Esteri italiano per la traduzione dei Canti di Leopardi.
Il Governo italiano le ha conferito le decorazioni di Cavaliere della Repubblica e di Commendatore dell’Ordine della Stella per la sua opera di studio e diffusione della cultura italiana. Nel 2010 ha ricevuto il Premio di critica La Ginestra per le sue ricerche su Leopardi, e nel 2011 il premio Giacomo Leopardi, concesso dal «Centro Nazionale di Studi Leopardiani» e dal Comune di Recanati. Nel 2016 e nel 2021 è stata eletta Socio Straniero rispettivamente dell’Accademia dell’Arcadia di Roma e dell’Istituto Lombardo – Accademia per la Classe di Scienze Morali. Attualmente fa parte della Commissione Scientifica della Edizione Nazionale ed Europea delle Opere di Alessandro Manzoni e prepara edizione spagnola, col commento, dello Zibaldone di Giacomo Leopardi.
Gianmarco Lovari è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e filosofia dell’Università di Firenze e professore a contratto nella medesima università. Presso l’ateneo fiorentino ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Italianistica discutendo una tesi che ha inteso restituire lo scambio epistolare tra lo scrittore e poeta Gian Pietro Lucini e il critico lombardo Felice Cameroni. Già borsista di ricerca presso il «Centro di Studi Aldo Palazzeschi» dell’Università di Firenze, ha pubblicato, nel 2023, per i tipi di Storia e Letteratura, il carteggio intercorso tra Aldo Palazzeschi e Filippo de Pisis. È attualmente impegnato in un progetto PRIN intitolato Carte Tommaseo online volto alla realizzazione di una piattaforma digitale per l’accesso completo al patrimonio letterario e archivistico di Niccolò Tommaseo.